Il 16 ottobre è stata indetta dalla FAO la Giornata Mondiale dell’Alimentazione.
Perché ne parliamo qui?
Siamo talmente abituati ad avere cibo nelle nostre case, ad andare a fare la spesa al supermercato o al mercato, o, se siamo più fortunati, a raccogliere i prodotti del nostro orto che diamo per scontato che il cibo sia sempre disponibile.
Ognuno di noi ha bisogno di cibo per vivere, ormai lo sappiamo bene come è fatto il cibo, perché ne abbiamo bisogno, di quanto e di che tipo e siamo anche tutti d’accordo sul fatto che il cibo dovrebbe essere un diritto fondamentale per tutti.
Purtroppo non è così.
Si prevede che entro il 2050 la popolazione globale raggiunga i 10 miliardi di individui. Ad oggi sulla Terra siamo in circa 7,6 miliardi e stiamo producendo cibo per tutto, anche in eccesso – abbiamo sentito molte volte parlare di spreco alimentare, giusto?
Nonostante questo 2 miliardi di persone non hanno accesso regolare al cibo e non possono soddisfare i loro bisogni primari.
Negli anni la produzione agricola è cambiata ed aumentata per tentare di soddisfare i bisogni di tutti ma ha anche danneggiato le risorse naturali, ha contribuito all’aumento dei gas serra e alla perdita di biodiversità.
Di fronte a questi dati ci sentiamo completamente impotenti, la prima reazione è quella di arrabbiarsi con qualcuno ma non sappiamo nemmeno con chi.
Oltre ai governi, alle associazioni, agli agricoltori e ai produttori in generale la nostra parte la possiamo fare anche noi. Vi assicuro che è molto più utile seguire anche solo uno dei consigli che vi riporto di seguito che non farsi il sangue amaro.
Per questa giornata la FAO ha prodotto moltissimo materiale informativo, ho scelto quello rivolto ai ragazzi che forse sono i più sensibili ed attenti.
Ecco allora cosa possiamo fare, ecco la nostra parte:
- Scegli prodotti locali: acquista prodotti freschi locali, soprattutto nei mercati ortofrutticoli. Così facendo, non solo aiuterai i piccoli agricoltori della tua zona ma anche la crescita economica locale.
- Scegli prodotti di stagione: acquistando prodotti di stagione riduci le emissioni di carbonio. Quando il cibo è fuori stagione in una regione del mondo, deve viaggiare molto prima di arrivare al tuo negozio di generi alimentari o al mercato locale. Un viaggio più breve può anche significare cibo più maturo, gustoso e nutriente.
- Rispetta il cibo. Rispetta gli operatori del settore alimentare!: Conservare correttamente il cibo non consumato per mangiarlo in un secondo momento è un ottimo modo per evitare di sprecarlo. Rispetta il lavoro degli agricoltori e le preziose risorse del mondo che vengono utilizzate per produrre tutto ciò che mangiamo.
- Coltiva il cibo a casa: se disponi di un giardino o di uno spazio all’aperto, coltiva delle verdure o erbe aromatiche. Richiederà un po’ di tempo, ma ti insegnerà molto sulla produzione di cibo. Consideralo una forma di esercizio e di attività divertente da fare da solo o con amici e parenti. Anche gli spazi verdi fanno molto bene alla nostra salute e al nostro ambiente, purificando l’aria che respiriamo.
- Apprezza e celebra: celebra gli sforzi degli agricoltori, che anche in tempi di crisi lavorano sodo per portare il cibo nei nostri piatti. Comunica all’agricoltore o all’operatore che incontri al mercato, al supermercato o quando ti consegna i prodotti che gli sei grato per il servizio che ti fornisce e sicuramente gli regalerai un sorriso.
- Segui buone norme di igiene alimentare: accertati sempre della massima igiene in cucina: lava accuratamente le mani, le superfici e i prodotti che usi. Questo è particolarmente importante se in giro c’è un virus, come nel caso dell’epidemia di Coronavirus – COVID-19: osservare buone norme di igiene alimentare impedisce la diffusione dei germi.
Sono pochi e semplicissimi consigli e ve li ho riportarti così come sono stati scritti per i ragazzi, magari faranno un po’ sorridere, ma se li applichiamo ogni giorno saremo in molti a sorridere ancor di più.
Il diritto al cibo ed il diritto alla salute dovrebbero essere dei concetti al di sopra di tutto. In questo periodo ci stiamo sempre più rendendo conto di come le persone più vulnerabili siano quelle più a rischio. Anche in questo caso possiamo fare la nostra parte continuando ad andare a donare il nostro sangue.
Un’ultima riflessione: sia nel caso in cui facciamo attenzione all’acquisto e al consumo di alimenti, sia nel caso in cui doniamo il sangue, non ci stiamo privando di nulla. Stiamo compiendo dei piccoli gesti che non cambiano la nostra vita ma possono migliorare quella di qualcun altro.